
Federazione italiana Medici Pediatri (38)
Interventi Video FIMP Nuovo Coronavirus
Coronavirus, il fumetto per spiegarlo ai bambini
TGCOM 24 DEL 10-03-2020
Intervista a Paolo Biasci: " Occorre responsabilità da parte di tutti"
GRANDUCATO TV DEL 09-03-2020
Coronavirus: Intervista a Mattia Doria
UNO MATTINA (RAI UNO) DEL 09-03-2020
Paolo Biasci a TGCOM 24: "Bambini e coronavirus: cosa sappiamo"
TGCOM 24 DEL 02-03-2020
Paolo Biasci a TGCOM 24: "Bene risposta dell'Italia al rischio Coronavirus"
TGCOM 24 DEL 25-02-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 10-04-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 02-04-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 01-04-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 18-03-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 11-03-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 10-03-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 09-03-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 06-03-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 04-03-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 03-03-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 29-02-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 28-02-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 27-02-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 25-02-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 24-02-2020
Comunicato stampa FIMP nuovo Coronavirus del 22-02-2020
Influenza: da inizio stagione oltre 3,4 milioni di casi
Scritto da FIMP NEWSRoma, 29 gennaio 2020 – Prosegue la corsa dell'influenza stagionale. Secondo gli ultimi dati disponibili, nella settimana tra il 20 e 26 gennaio, sono state 638.000 le persone colpite. In totale i casi ammontano a 3.451.000 a partire dall'inizio della sorveglianza. Il picco non è stato ancora raggiunto e la curva epidemica continua a salire. In Italia l'incidenza totale registrata è stata di 10,6 casi per mille assistiti. Il dato maggiore è quello riscontrato nei bambini sotto i cinque anni, dove è di 30,8 casi. Nella quarta settimana del 2020 le Regioni dove sono stati riscontrati i tassi d’incidenza più alti sono state: Val D’Aosta, Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Sono questi alcuni dei numeri contenuti nell’ultimo bollettino redatto dall'Istituto superiore di sanità (ISS).
LA CONVENZIONE ONU SULL’INFANZIA E ADOLESCENZA COMPIE 30 ANNI
Scritto da FIMP NEWSIl presidente Paolo Biasci: “Da quel giorno maggiori tutele per milioni di giovani. L’Italia è ai primi posti al mondo per qualità di vita e assistenza anche grazie all’impegno dei pediatri di famiglia”
Roma, 20 novembre 2019 – La Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia e dell'Adolescenza compie oggi 30 anni. “La sua approvazione è stato un momento storico nonché una grande conquista sociale che ha garantito maggiori tutele a milioni di giovani in tutto il mondo”. E’ questo il commento della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) rilasciato in occasione dell’anniversario. “Dopo tre decenni possiamo dire che il nostro Paese ha rispettato e messo in pratica tutte le raccomandazioni contenute nel documento - sottolinea il dott. Paolo Biasci, Presidente Nazionale della FIMP -. L’Italia infatti si classifica ai primi posti in Europa e al mondo per quanto riguarda la qualità di vita dei più giovani e il loro livello di salute. Siamo convinti che questi risultati siano stati raggiunti anche grazie all’impegno e alla dedizione della pediatria di famiglia. E’ una peculiarità del nostro sistema sanitario nazionale che potrebbe essere presa ad esempio anche da altri Paesi. Siamo oltre 7.000 professionisti presenti in modo capillare su tutta la Penisola e ci adoperiamo per educare i giovani e i genitori a condurre stili di vita sani e a prevenire le malattie più gravi”. A trent’anni dal 20 novembre 1989 i pediatri della FIMP ribadiscono il loro impegno di tutela e di promozione della salute di ogni bambino. Assicurano il loro ruolo di avvocati dei bambini a difesa dei loro diritti anche se inespressi, accompagnando ciascuno nella loro crescita attraverso la prevenzione in genere e corretti stili di vita. “Il nostro auspicio è che i diritti dei minori siano davvero rispettati e garantiti in ogni angolo del Pianeta - conclude la dr.ssa Milena Lo Giudice, coordinatore nazionale dell’Area Etico-Sociale di FIMP -. Ciò purtroppo ancora non avviene in diversi Stati come, per esempio, in quelli dove sono in corso guerre sanguinose. Deve essere quindi impegno di tutti noi sensibilizzare le istituzioni nazionali e internazionali affinché le garanzie, contenute nella Convenzione dell’89, non rimangano solo sulla carta”.
Bilanci per la Vita è la nuova iniziativa di FIMP per la sensibilizzazione delle famiglie all’osservazione delle tappe del neurosviluppo dei bambini e in particolare dello sviluppo neuromotorio con l’obiettivo di riconoscere precocemente le malattie neuromuscolari e i disturbi del neurosviluppo in generale.
https://www.dropbox.com/s/7d3x80wj2lv5wz6/Campagna%20Bilanci%20per%20la%20Vita%20DEF.mp4?dl=0
Obesità: sempre più diffusa per chi vive fuori dalle città
Scritto da FIMP NEWSRoma, 14 maggio 2019 – In tutto il mondo l’obesità cresce di più nelle zone non urbane che nelle città. E’ quanto evidenzia uno studio condotto presso l’Imperial College di Londra e pubblicato sulla rivista Nature. La ricerca, che ha coinvolto oltre 1000 scienziati in tutto il mondo, ha analizzato dati di peso e altezza di 112 milioni di adulti in 200 paesi dal 1985 al 2017, confrontando i trend di crescita nel tempo dell’indice di massa corporea tra coloro che vivono in aree rurali e coloro che vivono in città. È emerso che, se a livello globale in media, oggi, ogni adulto pesa 5-6 chili in più di un suo coetaneo di 33 anni fa, se si vanno però a guardare le diverse zone oltre il 50% dell’aumento di peso nel periodo di riferimento è dovuto all’aumento ponderale nelle aree rurali. In particolare, nei paesi in via di sviluppo più dell’80% dell’aumento di peso complessivo registrato negli ultimi decenni è dovuto all’aumento osservato nelle zone rurali. I risultati di questo studio grande condotto a livello globale stravolgono l’idea dominante secondo cui l’aumento dell’obesità sia dovuto allo stile di vita delle zone urbane. “L’idea che vivere in zone rurali sia un fattore protettivo per l’obesità – spiega Mariachiara Di Cesare della Middlesex University, una delle principali autrici del lavoro – non è più valida. Nelle zone rurali siamo passati dal non avere le risorse per acquistare cibo, al non avere le risorse per mangiare bene (per comprare cibo salutare). Affrontare la malnutrizione in tutte le sue forme richiede azioni integrate in cui il governo, la società civile e il settore privato devono focalizzare gli sforzi e le risorse per consentire la produzione e l’accesso ad una nutrizione sana”.
Influenza: oltre 640mila gli italiani a letto da inizio stagione
Scritto da FIMP NEWSRoma, 10 dicembre 2018 – Continua a crescere il numero di italiani colpiti da influenza. Nella settimana tra il 26 novembre e 2 dicembre sono rimaste a letto infatti 152mila persone, per un totale di 647mila casi dall'inizio della sorveglianza. E' probabile però che il picco arrivi tra dicembre e gennaio, rovinando dunque le vacanze di Natale a molti. E’ quanto sostiene l'ultimo bollettino pubblicato dall'Istituto superiore di sanità (ISS). Il livello di incidenza è arrivato a 2,52 casi per mille assistiti, cioè ancora sotto la soglia che segna l'inizio del periodo epidemico, che è di 2,74. In nove regioni - Piemonte, Lombardia, provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia - è stata invece superata la soglia epidemica nazionale. "Finora l'andamento dell'influenza - rileva l'epidemiologo dell'ISS, Gianni Rezza - è paragonabile a quello della passata stagione. Se dovesse rimanere così, è probabile che il picco arrivi tra dicembre e gennaio". Complessivamente i più colpiti sono stati i bambini tra i 0 e 4 anni, con 6,55 casi per mille assistiti, cui seguono con valori simili quelli nella fascia di età 5-14 anni (2,57) e gli adulti tra i 15 e 64 anni (2,59). Più bassi finora i valori rilevati tra gli anziani con più di 65 anni (1,27 casi per mille assistiti).
Promozione di una rete pediatrica contro abusi su infanzia, intesa tra AGIA e FIMP
Scritto da FIMP NEWSRoma, 21 novembre 2018 - Promuovere una rete pediatrica contro il maltrattamento e l’abuso nei confronti dell’infanzia per intercettare e rilevare segnali di trascuratezza, negligenza e ogni altra forma di pregiudizio in danno di bambini e ragazzi e sollecitare interventi e azioni in raccordo con le istituzioni. È quanto prevede il protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) Filomena Albano e dal presidente della Federazione italiana medici pediatri (FIMP) Paolo Biasci.
L’intesa mira inoltre a diffondere la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a promuovere iniziative di sensibilizzazione e ad individuare azioni comuni volte al miglioramento delle politiche per l’infanzia e per la famiglia.
“Per contrastare un fenomeno grave come quello degli abusi sull’infanzia – commenta la Garante Albano – è fondamentare investire nella prevenzione e nell’intervento precoce. E questo è proprio quello che assieme alla FIMP ci proponiamo di fare promuovendo la rete nazionale pediatrica. I Pediatri di libera scelta, infatti, per il rapporto di fiducia che instaurano con le famiglie e per la loro sensibilità professionale, possono prima di ogni altro intercettare segnali di disagio e sofferenza e promuovere l’adozione dei provvedimenti più opportuni a tutela della salute fisica o emotiva dei bambini. Il protocollo siglato oggi rappresenta un ulteriore strumento di collaborazione con i pediatri, con i quali già da tempo ci confrontiamo e agiamo in sinergia per promuovere il benessere di bambini e ragazzi”e la firma nella settimana dedicata alla infanzia ha un valore altamente simbolico.
“Il maltrattamento e l’abuso all’infanzia sono temi che solitamente non vengono trattati durante il corso di studi di un medico e in particolare di un pediatra”, aggiunge la dott.ssa Paola Miglioranzi, responsabile nazionale FIMP per le problematiche su abuso e violenza contro i bambini. “Riconoscere una situazione che non si conosce è difficile, a volte è difficile anche solo pensarci. Il disagio sociale che colpisce in modo ingravescente il nostro Paese è un fattore di rischio importante di cui non ci dobbiamo dimenticare. La sofferenza vissuta dal bambino nei casi di maltrattamento e abuso, ancor più se non riconosciuta, ha importanti ripercussioni sulla sua salute fisica e mentale e lascia segni indelebili, che incideranno sulla sua vita futura.”
A concludere il dott. Paolo Biasci, Presidente Nazionale FIMP: “Ci auguriamo una collaborazione proficua con tutti i colleghi che lavorano in questo settore, i pediatri ospedalieri, i neuropsichiatri infantili, gli psicologi ma anche e soprattutto con la magistratura, ricordando che è l’interesse superiore del bambino l’obiettivo comune e che ognuno di noi può fare la differenza. La rete FIMP contro l’abuso e la violenza verso i bambini è uno spazio aperto a tutte le istituzioni e le forze attive nel nostro Paese e la sinergia con l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza sarà sicuramente il punto di forza per passare ad azioni concrete di contrasto del fenomeno”.
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FIMP: Allarme obesità in Italia: “ripartire dai bambini”
Scritto da FIMP NEWSRoma, 26 ottobre 2018 – “Le statistiche sull’obesità infantile ci presentano una situazione preoccupante, in Italia come nel resto del mondo. Non ci sono, tuttavia, attualmente dati su larga scala per la popolazione infantile italiana 0-14 anni. I pediatri di famiglia sono depositari di un enorme data-base che raccoglie le misurazioni antropometriche di centinaia di migliaia di bambini rilevate in occasione dei bilanci di salute”. E’ questo il commento del dott. Paolo Biasci, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) che interviene sul nuovo allarme obesità. “La FIMP - prosegue Biasci - è disponibile a collaborare con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità per realizzare finalmente in Italia una grande e permanente rilevazione della prevalenza del sovrappeso e dell’obesità infantile”. “Va decisamente rivista la strategia di approccio al problema dell’obesità infantile - prosegue il dott. Mattia Doria, Segretario Nazionale FIMP alle attività scientifiche ed etiche -. Lo sappiamo bene, l’intervento nel bambino già obeso non porta facilmente a risultati buoni e duraturi. L’impegno nostro è quello di sviluppare nuove strategie di intervento preventivo a partire dal rinforzo dell’allattamento materno, supportando le mamme nella decisione di proseguirlo più a lungo possibile, e dall’introduzione dell’alimentazione complementare con quantità e modalità che permettano la precoce acquisizione dell’autocontrollo della sazietà. Purtroppo, però - prosegue Doria -, le famiglie vivono in un contesto sociale che non facilita un sufficiente accudimento del bambino per il precoce reinserimento lavorativo delle neo-mamme e che contrasta il mantenimento di buone pratiche alimentari e corretti stili di vita anche a causa di messaggi pubblicitari distorti sia in TV che nel Web. Come pediatri di famiglia siamo attenti all’alimentazione di tutto il contesto familiare perché un bambino mangia bene solo in una famiglia che mangia bene e per ottenere questo è nostra intenzione sviluppare nuovi percorsi formativi “tarati” sulla nostra specificità professionale”.
“L’obiettivo che la FIMP vuole realizzare nell’immediato - riprende il dr. Biasci - è quello di trasferire le raccomandazioni delle Linee Guida sull’obesità, che rischiano di rimanere teoriche e poco centrate su efficaci strategie di tipo preventivo, in raccomandazioni di buone pratiche clinico-assistenziali necessarie per monitorare nel modo corretto il bambino nella sua traiettoria di crescita, grazie all’attività di osservazione longitudinale che il pediatra di famiglia può realizzare dalla nascita all’adolescenza”.
FIMP: Allarme obesità in Italia: “ripartire dai bambini”
Scritto da FIMP NEWSRoma, 26 ottobre 2018 – “Le statistiche sull’obesità infantile ci presentano una situazione preoccupante, in Italia come nel resto del mondo. Non ci sono, tuttavia, attualmente dati su larga scala per la popolazione infantile italiana 0-14 anni. I pediatri di famiglia sono depositari di un enorme data-base che raccoglie le misurazioni antropometriche di centinaia di migliaia di bambini rilevate in occasione dei bilanci di salute”. E’ questo il commento del dott. Paolo Biasci, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) che interviene sul nuovo allarme obesità. “La FIMP - prosegue Biasci - è disponibile a collaborare con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità per realizzare finalmente in Italia una grande e permanente rilevazione della prevalenza del sovrappeso e dell’obesità infantile”. “Va decisamente rivista la strategia di approccio al problema dell’obesità infantile - prosegue il dott. Mattia Doria, Segretario Nazionale FIMP alle attività scientifiche ed etiche -. Lo sappiamo bene, l’intervento nel bambino già obeso non porta facilmente a risultati buoni e duraturi. L’impegno nostro è quello di sviluppare nuove strategie di intervento preventivo a partire dal rinforzo dell’allattamento materno, supportando le mamme nella decisione di proseguirlo più a lungo possibile, e dall’introduzione dell’alimentazione complementare con quantità e modalità che permettano la precoce acquisizione dell’autocontrollo della sazietà. Purtroppo, però - prosegue Doria -, le famiglie vivono in un contesto sociale che non facilita un sufficiente accudimento del bambino per il precoce reinserimento lavorativo delle neo-mamme e che contrasta il mantenimento di buone pratiche alimentari e corretti stili di vita anche a causa di messaggi pubblicitari distorti sia in TV che nel Web. Come pediatri di famiglia siamo attenti all’alimentazione di tutto il contesto familiare perché un bambino mangia bene solo in una famiglia che mangia bene e per ottenere questo è nostra intenzione sviluppare nuovi percorsi formativi “tarati” sulla nostra specificità professionale”.
“L’obiettivo che la FIMP vuole realizzare nell’immediato - riprende il dr. Biasci - è quello di trasferire le raccomandazioni delle Linee Guida sull’obesità, che rischiano di rimanere teoriche e poco centrate su efficaci strategie di tipo preventivo, in raccomandazioni di buone pratiche clinico-assistenziali necessarie per monitorare nel modo corretto il bambino nella sua traiettoria di crescita, grazie all’attività di osservazione longitudinale che il pediatra di famiglia può realizzare dalla nascita all’adolescenza”.
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“L’obiettivo che la FIMP vuole realizzare nell’immediato - riprende il dr. Biasci - è quello di trasferire le raccomandazioni delle Linee Guida sull’obesità, che rischiano di rimanere teoriche e poco centrate su efficaci strategie di tipo preventivo, in raccomandazioni di buone pratiche clinico-assistenziali necessarie per monitorare nel modo corretto il bambino nella sua traiettoria di crescita, grazie all’attività di osservazione longitudinale che il pediatra di famiglia può realizzare dalla nascita all’adolescenza”.
Da diete carenti a sport, quando usare vitamine B nei bimbi
Scritto da FIMP NEWSROMA, 19 ottobre 2018 - Diete sbilanciate, problemi intestinali, infezioni respiratorie ricorrenti, intensa attività sportiva e obesità infantile: per mettere al riparo il bambino da possibili squilibri nella crescita, sono cinque le condizioni in cui è particolarmente raccomandata l'integrazione a base di vitamine del gruppo B. Si chiamano 'B Top Five' e a definirle sono stati i pediatri, in un incontro nell'ambito del XXII Congresso della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp). "Le vitamine del gruppo B svolgono numerose funzioni essenziali e sono fondamentali per lo sviluppo di organi e apparati, in particolare del sistema nervoso - spiega Mattia Doria, segretario alle attività scientifiche ed etiche Fimp -. L'apporto attraverso un'adeguata alimentazione deve essere adeguato: qualora non lo fosse, sarebbe opportuno ricorrere alla supplementazione". Le mamme italiane, però, sembrano essere poco informate su queste vitamine. In particolare, secondo un'indagine di GFK Eurisko, solo il 10% sa che migliorano le prestazioni del sistema immunitario, e 2 su 10 hanno usato un'integrazione in casi di malattia o di terapia antibiotica. I pediatri si sono confrontati stabilendo i cinque più frequenti utilizzi. Si adottano in caso di diete sbilanciate, cioè regimi alimentari in cui si escludono categorie di nutrienti per intolleranze e allergie, o per la tendenza di far adottare anche ai bambini alimentazioni come quelle vegetariane e vegane, non sempre ben pianificate e supplementate, per compensare le gravi carenze causate da queste diete. Ma anche per combattere le infezioni respiratorie ricorrenti può essere utile un adeguato supporto di micronutrienti necessari all'attività del sistema immunitario, come le vitamine del gruppo B, così come per i problemi intestinali e nel caso di pratica di un'attività sportiva ad elevato dispendio energetico. Infine per l'obesità infantile, in cui la supplementazione può migliorare l'efficienza dei processi metabolici. I "B top five" diventeranno un documento che sarà distribuito dai prossimi mesi ai pediatri.