Sapevi che

Sapevi che (4)

Subito dopo la sua introduzione negli Stati Uniti nel 1995, vi era la preoccupazione che la diffusione della vaccinazione tra i bambini potesse aumentare il numero dei casi di varicella tra gli adolescenti e gli adulti, con la diffusione della malattia in una forma più grave.

La varicella, infatti,nell’era pre-vaccino era considerata una malattia quasi universale tra i bambini di età inferiore ai 10 anni, caratterizzata daun significativo tasso di ospedalizzazioni e da oltre 100 decessi all’anno.

Uno studio americano recentemente pubblicato sulla rivista Pediatrics ha sfatato questo timore, evidenziando come dall’introduzione del vaccino si sia assistito a una riduzione di nuovi casi di varicella non solo tra i bambini, ma in tutte le fasce d’età.

In particolare, lo studio condotto dalla Kpnc (Kaiser Pemanente of Northern America), sistema sanitario integrato no-profit, aveva lo scopo di valutare l’andamento della diffusione della malattia tra i bambini e gli adolescenti e l’andamento delle ospedalizzazioni per varicella in tutte le fasce d’età dal momento dell’introduzione del vaccino in poi.

Sono stati intervistati circa 8 mila bambini dai 5 ai 19 anni negli anni 1994 (anno precedente l’introduzione del vaccino), 2000, 2003, 2006 e 2009 e i risultati hanno rilevato che la copertura vaccinale è aumentata raggiungendo quasi il 99% tra i bambini di 5-9 anni e oltre il 50% tra gli adolescenti di 15-19 anni.

Il numero di casi di varicella tra i bambini e gli adolescenti (5-19 anni) si è ridotto del 90-95%, così come si è osservata una riduzione dei casi di varicella tra i bambini e adolescenti non vaccinati, passando dal 18% del 1995 al 5,8% del 2009.

È stata infine osservata una riduzione del 90% circa del numero di ricoveri ospedalieri per varicella in tutte le fasce d’età, inclusa la popolazione adulta.

Nel corso dei 15 anni dalla sua introduzione, quindi, la vaccinazione non ha aumentato i casi di varicella tra la popolazione adulta rispetto all’era pre-vaccino e ha favorito una riduzione di oltre il 90% dei casi della malattia

 

Fonti
- Baxter R, et al. Impact of vaccination on the epidemiology of varicella: 1995-2009. Pediatrics 2014; 134(1): 24-30.

Mercoledì, 31 Ottobre 2018 08:44

Le Meningiti

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Il termine meningite indica un’infiammazione delle meningi, le membrane che rivestono cervello e midollo spinale e che normalmente svolgono una funzione protettiva.CHE COSA SONO LE MENINGI

CHE COSA SONO LE MENINGI

meningiti image 1Le meningi, che hanno il compito di proteggere il cervello e il midollo osseo da traumi e dall’attacco da parte di sostanze tossiche, sono costituite da 3 membrane sovrapposte e da uno strato di liquido detto cerebrospinale:

la dura madre è la membrana più esterna
l’aracnoide è la membrana centrale
la pia madre è la membrana più interna

il liquido cerebrospinale si trova tra l’aracnoide e la pia madre

 

 

Le forme più comuni di meningite sono di origine infettiva e sono causate principalmente da batteri o virus:

  • meningiti image 2La meningite batterica è la forma più grave, può causare importanti danni al cervello e può avere conseguenze fatali anche in tempi molto brevi
  • meningiti image 3La meningite virale può essere meno grave, fa eccezione quella causata da herpes virus

Forme più rare di meningite infettiva sono dovute a funghi, che possono colpire in particolare i pazienti immunodepressi, o a protozoi (organismi unicellulari), tipiche di alcune zone del mondo, quali Estremo Oriente, Nuova Guinea e alcune isole del Pacifico.

 

 

 

E' consigliato effettuare il richiamo della vaccinazione per la pertosse all'inizio del terzo trimestre di gravidanza per produrre anticorpi che vengono trasmessi al feto che sarà così protetto fino al momento in cui potrà essere vaccinato e per ridurre il rischio che la madre si ammali e infetti poi il suo bambino.

In molti casi infatti a contagiare i neonati con la pertosse sono gli adulti, dato che la protezione vaccinale dura solo circa 10 anni e anche chi ha avuto la pertosse perde la protezione con il tempo.

E' quindi consigliabile che chi è a contatto con neonati e lattanti effettui la vaccinazione  trivalente per pertosse tetano e difterite.

Fonte
Myped

Nonostante le vaccinazioni abbiano cambiato la storia dell’umanità, permettendo di controllare malattie mortali e migliorando l’asstypettativa di vita di milioni di persone, secondo un sondaggio recentemente promosso dalla Fondazione Veronesi, il 20% circa dei genitori italiani è contrario alle vaccinazioni o si dichiara indeciso. 
Per dare una risposta ai dubbi e alle perplessità che i genitori hanno nei confronti dei vaccini e per contribuire a fare chiarezza tra le molteplici informazioni disponibili, la Fondazione Veronesi ha recentemente pubblicato due “Quaderni” dedicati al tema delle vaccinazioni.
Si tratta dei nuovi numeri della collana “Libertà di sapere, libertà di scegliere”, redatti da un team di specialisti e scaricabili gratuitamente dal sito della Fondazione Veronesi www.fondazioneveronesi.it/multimedia/area-download/
Lo scopo di queste brevi pubblicazioni è fornire un’informazione corretta e certificata su tematiche scientifiche in ambito della salute. Secondo la filosofia della Fondazione Veronesi, infatti, “solo attraverso la corretta conoscenza dei risultati della scienza è possibile compiere scelte consapevoli per preservare la nostra salute e migliorare la qualità della vita”.
Nel corso degli anni le pubblicazioni della collana hanno trattato molteplici temi, dai virus alle patologie tumorali più comuni, dalla sana alimentazione all’attività fisica come fonte di benessere e salute per l’organismo. Gli ultimi approfondimenti sono dedicati al tema delle vaccinazioni e vanno ad aggiungersi al numero già pubblicato dedicato alla vaccinazione contro l’HPV.
In particolare, il primo dei due nuovi numeri della collana, dal titolo “Vaccini e vaccinazioni. Perché SI: Le risposte della scienza” è dedicato a rispondere ai dubbi e timori dei genitori che devono vaccinare i propri figli, fornendo informazioni accurate sui rischi correlati alle malattie contro le quali è disponibile un vaccino e spiegando i dati scientifici alla base dell’efficacia e sicurezza delle vaccinazioni disponibili al giorno d’oggi.
È importante ricordare, infatti, che i vaccini, come ogni farmaco, non possono essere considerati “sicuri al 100%”: tuttavia, i vaccini di ultima generazione hanno raggiunto standard di sicurezza elevatissimi e gli effetti collaterali, non comuni, nella maggior parte dei casi sono di lieve entità, come ad esempio qualche linea di febbre. Gli effetti collaterali gravi sono molto rari. È ampiamente dimostrato, inoltre, che i vaccini in molti casi rappresentano l’unica forma concreta di prevenzione contro malattie anche mortali.
Il secondo quaderno, invece, dal titolo “La vaccinazione come strumento di prevenzione. Un esempio: la meningite”, affronta il tema della meningite , malattia molto temuta dai genitori. Ogni anno in Italia, infatti, oltre 200 persone si ammalano di meningite causata dal batterio meningococco, i cui ceppi più diffusi in Europa sono il B e il C. Il 50% di tutti i casi ha un’età inferiore ai 17 anni e il 30% ha meno di 5anni . La letalità della malattia è del 13%. dedicato alla meningite fa chiarezza sulle diverse forme della malattia, spiegandone le cause, i sintomi e i rischi a essa correlati e fornisce informazioni riguardo le vaccinazioni disponibili, tra cui il nuovo vaccino contro la meningite di tipo B, verso cui fino a pochi mesi fa non si aveva a disposizione nessuna arma preventiva.
Durante l’incontro di presentazione dei nuovi numeri della collana, a cui hanno partecipato Chiara Azzari, Direttrice della Clinica Pediatrica Meyer e Docente all’Università di Firenze, Gianvincenzo Zuccotti, Professore Ordinario di Pediatria dell’Università di Milano e Primario di Pediatria all’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano, Walter Bergamaschi, Direttore Sanità della Regione Lombardia e Chiara Segré, Supervisore Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi, è intervenuta anche Amelia Vitiello, Presidente dell’Associazione Liberi dalla Meningite. Con la sua testimonianza la sig.ra Vitiello ha sottolineato l’importanza delle vaccinazioni nella prevenzione della meningite, malattia che può essere mortale e che nel 20% dei casi può portare a conseguenze permanenti, quali sordità, perdita degli arti e problemi neurologici. “Come Comitato costituito da genitori che hanno perso i propri bambini a causa della meningite, – ha sottolineato Amelia Vitiello– sappiamo quanto siano fondamentali i vaccini, in quanto strumenti validi ed efficaci per debellare malattie pericolose e potenzialmente letali.