Studio norvegese: più aree verdi, meno problemi respiratori

Roma 27 Settembre 2018 – Che si tratti dei giardini pubblici o di un grande parco vicino casa, il verde fa sempre bene alla salute. Ed i maggiori beneficiari proprio sono i più piccoli, che da adulti riporteranno meno problemi respiratori. È quanto emerge da uno studio internazionale, condotto dai ricercatori dell'Ospedale universitario di Haukeland. Gli studiosi hanno analizzato i dati di 5415 partecipanti, provenienti da diverse città europee, di età compresa tra 18 e 52 anni e calcolato l'esposizione media annua a tre inquinanti atmosferici: PM2,5, PM10 e biossido di azoto (NO2) dalla nascita di un bambino fino a 18 anni. Hanno quindi esaminato quante persone hanno sofferto di più di tre sintomi respiratori, come respiro sibilante grave, fischio al torace, essere svegliati da un attacco di mancanza di aria o da un colpo di tosse; attacco d'asma. Un totale di 608 partecipanti (12%) ha avuto più di tre sintomi respiratori ma avere, da piccoli, una zona verde a 100 metri attorno all'indirizzo di casa era associata a un minor numero di sintomi respiratori una volta cresciuti, mentre l'esposizione agli inquinanti durante l'infanzia era associata a più sintomi respiratori in età adulta. Ad esempio, l'esposizione a PM10 ha aumentato la probabilità di sviluppare sintomi respiratori del 21% a Uppsala (Svezia) e del 23% a Bergen (Norvegia); l'esposizione al verde prima dei dieci anni era associata a una probabilità inferiore del 71% di respiro sibilante in Tartu (Estonia).

 


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