Dispositivi elettronici, le quattro regole dei pediatri di famiglia

Roma, 21 febbraio 2020 - I giovani italiani passano troppe ore davanti a TV, PC o altri dispositivi elettronici. Secondo gli ultimi dati disponibili risulta che il 36% dei teenager trascorre almeno due ore al giorno a giocare a videogames o al PC e il 48% invece guarda troppa televisione. Più in generale negli ultimi anni è cresciuta l’esposizione ai dispositivi elettronici e si calcola che ben il 96% dei bambini dai 0 ai 4 anni gli ha già utilizzati. “Nei giusti tempi i media e la tecnologia offrono delle indubbie opportunità - sottolinea il dott. Paolo Biasci, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) -. Deve essere posta estrema attenzione al fatto che, una volta introdotti, i videogiochi o i tablet rischiano di assorbire quasi tutta l’attenzione a scapito di altre attività. Al tempo stesso vietare televisione o videogames è difficile, se non addirittura controproducente”.

Ecco le regole dei pediatri di famiglia FIMP:
1. Non usare console di gioco portatili prima dei 6 anni
2. Evitare tutti i video-schermi e i device elettronici prima dei 3 anni. Diversi studi hanno evidenziato come un bambino così piccolo non ha nulla da guadagnare esponendolo frequentemente ad un piccolo schermo, anzi! E’ molto più rilassante e costruttivo favorire altre attività ludiche piuttosto che sedersi e guardare la TV.
3. Evitare l’accesso a Internet prima di 9 anni. Successivamente, quando naviga, il bambino deve farlo sempre e solo con l’ausilio di un adulto (insegnante o un genitore)
4. Accesso al web può essere libero a partire dai 12 anni ma con delle regole fisse, soprattutto per gli orari. Vanno utilizzati mezzi di controllo parentale offerti dai dispositivi elettronici
“I dispositivi elettronici possono nuocere alla salute di un bambino - prosegue Biasci -. Per esempio è dimostrato come l’eccessivo uso determini un aumento del rischio di obesità e interferenze negative sulla qualità e quantità del sonno. Le onde elettromagnetiche sono potenzialmente cancerogene e possono alterare le cellule cerebrali e lo sviluppo neuropsicologico del bambino. Noi pediatri di famiglia abbiamo quindi il dovere di parlare di questi argomenti con i genitori dei bambini che assistiamo e il l’approccio al digitale deve far parte della educazione sanitaria che è il nostro dovere principale”.
Sul corretto utilizzo dei dispositivi elettronici la FIMP ha realizzato un poster (Clicca qui per guardarlo).


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