FIMP NEWS

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Martedì, 30 Ottobre 2018 11:54

La prevenzione della meningite virale

La maggior parte delle meningiti virali non può essere prevenuta, pertanto è fondamentale porre attenzione alle comuni norme igieniche, per esempio lavando attentamente le mani ed evitando di condividere bicchieri o posate con persone malate.
Dal momento che alcuni dei virus responsabili delle meningiti sono anche la causa di comuni malattie infettive è fondamentale vaccinare i bambini come raccomandato dai calendari vaccinali.
I vaccini contro poliomelite, morbillo-parotite-rosolia e varicella proteggono i bambini sia da tali malattie, sia dal rischio di sviluppare una meningite virale.
Anche il vaccino influenzale, oltre a prevenire l’influenza stagionale, può essere un’utile profilassi nei confronti delle meningiti virali. Il vaccino antinfluenzale viene solitamente somministrato ai bambini che abbiano almeno 6 mesi d’età, nel periodo tra ottobre e novembre.

Martedì, 30 Ottobre 2018 11:32

La prevenzione della meningite batterica

La meningite è una malattia insidiosa e difficile da trattare a causa dei sintomi che possono essere inizialmente aspecifici e che rendono difficile la diagnosi, e della sua rapida evoluzione, che vede la persona colpita aggravarsi nel giro di poche ore.
È quindi fondamentale cercare di prevenire la diffusione della malattia:
  • con le vaccinazioni oggi disponibili
  • con una terapia antibiotica preventiva per le persone che hanno avuto contatti con il malato

Dal momento che il rischio di contagio per le persone che sono state a contatto con il malato è molto elevato durante i primi giorni dopo l’insorgenza della malattia, è molto importante che la terapia antibiotica di profilassi venga somministrata il più presto possibile. Spesso ciò non viene attuato, a causa del ritardo della diagnosi e dell’identificazione dello specifico batterio coinvolto. Inoltre, a volte è difficile condurre una profilassi antibiotica in tutte le persone venute a contatto con la persona ammalata e, quindi, il rischio di contagio resta elevato.
Insieme a una diagnosi precoce, quindi, le vaccinazioni rappresentano oggi le armi più efficaci con cui contrastare la malattia.

Meningite da pneumococco (Streptococcus pneumoniae)

Vaccino anti-pneumococcico

Esistono due tipi di vaccino:
  • coniugato 13-valente (PVC13) inattivato
  • polisaccaridico 23-valente, per i bambini di età >2 anni e gli adulti

Il PVC13 protegge nei confronti dei 13 ceppi responsabili della maggior parte delle infezioni più gravi e sostituisce il vaccino PVC7 precedentemente disponibile (i bambini che avevano iniziato l’immunizzazione con PVC7 possono completarla con il PVC13).
È indicato per i bambini fino ai 5 anni e per coloro che presentano condizioni di rischio.

Calendario delle somministrazioni
 
Lattanti Prima dose: 3 mesi di età Seconda dose: 5 mesi di età Terza dose: 11-13 mesi di età
Bambini fra i 12 e i 23 mesi Prima dose Seconda dose: dopo almeno 2 mesi  
Bambini fra i 2 e i 5 anni Una singola dose    
Possibili reazioni avverse
Il vaccino è molto sicuro ed efficace nel prevenire l’infezione da pneumococco e le reazioni avverse sono solitamente di lieve entità. Reazioni avverse gravi sono molto rare e si manifestano entro poche ore dalla somministrazione.
In generale, dopo la vaccinazione possono manifestarsi:
  • sonnolenza
  • perdita temporanea dell’appetito
  • arrossamento e gonfiore nella sede della puntura
  • febbre, che nella maggior parte dei casi è moderata
  • irritabilità e/o nervosismo
Meningite da meningococco (Neisseria meningitidis)

Vaccini anti-meningococcici

Finora esistevano solo due tipi di vaccino anti-meningococcico:

Vaccino inattivato§, coniugato* contro il sierotipo C (MenC): protegge solo dal sierotipo C. Questa vaccinazione è:
  • prevista dal piano Nazionale Vaccini
  • indicata per adolescenti non precedentemente immunizzati
Calendario delle somministrazioni
Bambini fra i 13 e i 15 mesi Unica dose, in concomitanza con la vaccinazione per morbillo, parotite, rosolia
Vaccino inattivato§, coniugato* tetravalente (MCV4): protegge dai sierotipi A, C, W 135 e Y ed è indicato per:
  • gli adolescenti
  • chi si reca in Paesi ove sono presenti i sierotipi di meningococco contenuti nel vaccino
  • chi ha già ricevuto il MenC e desidera una protezione superiore
  • nei soggetti a rischio a causa di malattie, che conducono una vita comunitaria
Il vaccino può essere somministrato a:
  • bambini da 1 anno di età che non hanno ancora effettuato il MenC
  • adolescenti di età 12-16 anni come richiamo del MenC

Dalla fine del 2013 è disponibile in Italia anche il nuovo vaccino diretto contro il meningococco B (MenB), responsabile di oltre la metà dei casi di malattia da meningococco nel mondo e della maggioranza dei casi di meningite segnalati in Italia in età pediatrica.
Grazie alla disponibilità di questo nuovo vaccino, oggi è possibile eliminare la meningite da meningococco.

Può essere somministrato ai bambini a partire dai 2 mesi di età, anche in co-somministrazione con le altre vaccinazioni dell’infanzia previste (anti-difterite, anti-tetano, anti-pertosse acellulare, anti-emofilo di tipo b, anti-poliomielite, anti-epatite B, anti-pneumococco MenC, anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia e anti-varicella).

§Vaccino inattivato: ottenuto cioè a partire da frammenti del batterio. *Vaccino coniugato: legato a una proteina che ne aumenta l’efficacia.

Calendario delle somministrazioni
Lattanti (2-5 mesi) Prima dose: 3 mesi di età Seconda dose: 5 mesi di età Terza dose: 7 mesi di età Quarta dose: 12-23 mesi di età
Bambini non precedentemente vaccinati tra i 6 e gli 11 mesi Prima dose Seconda dose: dopo almeno 2 mesi Terza dose: nel secondo anno di vita  
Bambini non precedentemente vaccinati tra i 12 e i 23 mesi Prima dose Seconda dose: dopo almeno 2 mesi Terza dose: dopo 12 e 23 mesi  
Bambini non precedentemente vaccinati tra i 2 e i 10 anni Prima dose Seconda dose: dopo almeno 2 mesi    
Adolescenti e adulti Prima dose Seconda dose: dopo almeno 1 mese    

Possibili reazioni avverse
Il vaccino è stato ampiamente studiato e si è dimostrato sicuro ed efficace.

Nei bambini, le più comuni reazioni avverse osservate sono state:
  • indolenzimento ed eritema nella sede di iniezione
  • febbre
  • irritabilità
  • sonnolenza
  • pianto anomalo
  • diarrea
  • vomito
  • esantema della cute
Negli adolescenti e negli adulti le più comuni reazioni avverse osservate sono state:
  • dolore e gonfiore nella sede di iniezione
  • malessere
  • cefalea
  • nausea
  • dolore muscolare e/o articolare
Meningite da emofilo di tipo b (Haemophilus influenzae b)

Vaccino anti-emofilo di tipo b

Vaccino inattivato§ e coniugato* che in genere si somministra con il vaccino esavalente (Difterite-Tetano-Pertosse, Polio, Epatite B ed emofilo b) nel primo anno di vita.

Calendario delle somministrazioni
Lattanti Prima dose: 3 mesi di età Seconda dose: 5 mesi di età Terza dose: 11-13 mesi di età
Possibili reazioni avverse
La maggior parte dei bambini che riceve il vaccino anti-emofilo di tipo b non presenta alcun problema e solo in rari casi si osservano:
  • arrossamento e gonfiore nella sede d’iniezione
  • febbre oltre 39 °C

§Vaccino inattivato: ottenuto cioè a partire da frammenti del batterio. *Vaccino coniugato: legato a una proteina che ne aumenta l’efficacia.

  

Fonti
– http://www.vaccinarsi.org/
– Azzari C, et al. Distribution of invasive meningococcal B disease in Italian pediatric population: implications for vaccination timing. Vaccine 2014; 32(10): 1187-91
– Caesar NM, et al. Neisseria meningitidis serogroup B vaccine development. Microb Pathog 2013; 57: 33-40
– Rosenstein NE, et al. Meningococcal disease. N Engl J Med 2001; 344(18): 1378-88

Martedì, 30 Ottobre 2018 11:28

I numeri delle meningiti virali

Ottenere una stima accurata dei casi di meningite virale è complesso. I sintomi, infatti, si manifestano solo in 1 caso su 3.000 persone infettate dai virus responsabili della malattia.
Nei Paesi dove non è ancora diffusa la vaccinazione anti-parotite, il 10-20% dei casi di meningite virale è dovuta proprio al virus della parotite.
In Italia sono stati segnalati 434 casi d meningite virale, come evidenziato da un’analisi epidemiologica condotta in Europa nel 2004.

Fonti
 http://www.cdc.gov/meningitis/viral.html
– http://emedicine.medscape.com/article/1168529-overview
– http://www.meningitis.org/disease-info/types-causes/viral-meningitis
– http://www.drugs.com/cg/viral-meningitis.html

Logan SA1, MacMahon E. Viral meningitis. BMJ. 2008;336(7634):36-40
Donoso Mantke O, et al. Analysis of the surveillance situation for viral encephalitis and meningitis in Europe. Euro Surveill. 2008;13(3)

Martedì, 30 Ottobre 2018 11:26

Le conseguenze delle meningiti virali

Le conseguenze neurologiche sono rare. Le complicanze riportate in letteratura, in particolare nei neonati o nei bambini molto piccoli, comprendono:

  • epilessia
  • idrocefalo
  • perdita dell’udito
  • debolezza
  • paralisi
  • paralisi del nervo craniale
  • difficoltà di apprendimento
  • cecità
  • disturbi del comportamento
  • ritardo nel linguaggio
In rari casi si possono verificare infezioni gravi a carico del sistema nervoso o di altri organi, fattore che può complicare la prognosi e mettere a rischio di morte la persona colpita da meningite virale.
 

Fonti

 http://www.cdc.gov/meningitis/viral.html
– http://emedicine.medscape.com/article/1168529-overview
– http://www.meningitis.org/disease-info/types-causes/viral-meningitis
– http://www.drugs.com/cg/viral-meningitis.html

Logan SA1, MacMahon E. Viral meningitis. BMJ. 2008;336(7634):36-40
Donoso Mantke O, et al. Analysis of the surveillance situation for viral encephalitis and meningitis in Europe.
Euro Surveill. 2008;13(3)

Martedì, 30 Ottobre 2018 11:23

Chi è a rischio di meningiti virali

I soggetti con il rischio più elevato di infezioni virali sono i bambini con meno di un mese di vita e le persone con sistema immunitario compromesso, per esempio persone sottoposte a chemioterapia o a trapianto.

L’età è un fattore di rischio molto importante dal momento che:
  • la maggior parte delle meningiti virali si verifica nei bambini con meno di 5 anni d’età
  • l’incidenza nel primo anno di vita è 20 volte superiore rispetto ai bambini più grandi o agli adulti.
Chi entra in contatto con una persona affetta da meningite virale rischia di contrarre il virus responsabile dell’infezione. Tuttavia non è detto che l’infezione si complichi fino allo sviluppo della meningite.
 

Fonti
– http://www.cdc.gov/meningitis/viral.html
– http://emedicine.medscape.com/article/1168529-overview
– http://www.meningitis.org/disease-info/types-causes/viral-meningitis
– http://www.drugs.com/cg/viral-meningitis.html

Logan SA1, MacMahon E. Viral meningitis. BMJ. 2008;336(7634):36-40
Donoso Mantke O, et al. Analysis of the surveillance situation for viral encephalitis and meningitis in Europe.
Euro Surveill. 2008;13(3)

Martedì, 30 Ottobre 2018 10:35

I sintomi delle meningiti virali

I sintomi classici della meningite virale non differiscono sostanzialmente da quelli della meningite batterica e comprendono:
  • febbre
  • stato mentale alterato
  • rigidità al collo
In molti casi si possono, inoltre, osservare:
  • cefalea
  • rash cutaneo
  • nausea/vomito
  • aumentata sensibilità alla luce (fotofobia)
A questi si possono aggiungere sintomi più strettamente correlati al virus responsabile dell’infezione, quali:
  • faringite
  • ingrossamento dei linfonodi (linfoadenopatia)
  • parotite
  • herpes genitale
  • manifestazioni cutanee
Inoltre, nei neonati o nei bambini piccoli si può riscontrare:
  • irritabilità
  • letargia (può essere difficile svegliarli)
  • scarso appetito

Solitamente i sintomi si risolvono spontaneamente in 7-10 giorni.

Chi entra in contatto con una persona affetta da meningite virale rischia di contrarre il virus responsabile dell’infezione. Tuttavia non è detto che l’infezione si complichi fino allo sviluppo della meningite.
 

Fonti
– http://www.cdc.gov/meningitis/viral.html
– http://emedicine.medscape.com/article/1168529-overview
– http://www.meningitis.org/disease-info/types-causes/viral-meningitis
– http://www.drugs.com/cg/viral-meningitis.html

Logan SA1, MacMahon E. Viral meningitis. BMJ. 2008;336(7634):36-40
Donoso Mantke O, et al. Analysis of the surveillance situation for viral encephalitis and meningitis in Europe.
Euro Surveill. 2008;13(3)

Il contagio tramite enterovirus avviene principalmente da persona a persona attraverso il contatto con le feci, per esempio a causa di scarsa igiene quando si cambia un pannolino o se si utilizzano servizi pubblici.Gli enterovirus possono diffondersi anche attraverso le secrezioni del sistema respiratorio (saliva, sputo o muco nasale) di una persona infetta.Gli altri virus, come morbillo o varicella, possono diffondersi per contatto diretto o indiretto con una persona infetta.
Chi entra in contatto con una persona affetta da meningite virale rischia di contrarre il virus responsabile dell’infezione. Tuttavia non è detto che l’infezione si complichi fino allo sviluppo della meningite.
 

Fonti
– http://www.cdc.gov/meningitis/viral.html
– http://emedicine.medscape.com/article/1168529-overview
– http://www.meningitis.org/disease-info/types-causes/viral-meningitis
– http://www.drugs.com/cg/viral-meningitis.html

Logan SA1, MacMahon E. Viral meningitis. BMJ. 2008;336(7634):36-40
Donoso Mantke O, et al. Analysis of the surveillance situation for viral encephalitis and meningitis in Europe.
Euro Surveill. 2008;13(3)

Martedì, 30 Ottobre 2018 10:27

Le forme virali della meningite

Le meningiti virali, o meningiti asettiche, sono causate da virus. Nonostante siano solitamente meno gravi rispetto alle meningiti batteriche e si risolvano senza uno specifico trattamento, possono avere esiti gravi in relazione al virus responsabile dell’infezione, all’età e allo stato immunitario della persona che ha contratto l’infezione.

I virus più comunemente correlati all’insorgenza di meningite virale sono:

  • enterovirus, che comprendono diverse tipologie di virus tra cui quello della poliomelite e risultano essere la causa principale di meningite virale
  • herpes virus, tra cui l’epstein-barr virus, l’herpes simplex e l’herpes zoster della varicella
  • virus del morbillo
  • virus della parotite
  • virus influenzali
  • HIV
  • arbovirus, trasmessi dalla puntura di zanzare o altri insetti
  • virus della coriomeningite linfocitaria, diffuso dai roditori, molto raro nell’uomo
Chi entra in contatto con una persona affetta da meningite virale rischia di contrarre il virus responsabile dell’infezione. Tuttavia non è detto che l’infezione si complichi fino allo sviluppo della meningite.

Fonti
– http://www.cdc.gov/meningitis/viral.html
– http://emedicine.medscape.com/article/1168529-overview
– http://www.meningitis.org/disease-info/types-causes/viral-meningitis
– http://www.drugs.com/cg/viral-meningitis.html

Logan SA1, MacMahon E. Viral meningitis. BMJ. 2008;336(7634):36-40
Donoso Mantke O, et al. Analysis of the surveillance situation for viral encephalitis and meningitis in Europe.
Euro Surveill. 2008;13(3)

Martedì, 30 Ottobre 2018 10:24

I numeri delle meningiti batteriche

Meningite da pneumococco

In Italia i dati più recenti mostrano una diminuzione dei casi tra i bambini di età minore di 5 anni, grazie all’aumento della copertura vaccinale, mentre si nota un incremento dei casi tra la popolazione adulta e di età maggiore di 64 anni.

meningite da Pneumococco

Numero di casi di meningite da pneumococco verificatisi in Italia nel corso degli ultimi 7 anni (2007-2013*)

Grazie alla diffusione della vaccinazione, il numero di casi tra i bambini e i giovani è notevolmente diminuito negli ultimi anni

FONTE: Ist. Superiore di Sanità
*I dati relativi al 2013 sono parziali

 

Meningite da meningococco

Il meningococco è la principale causa di meningite e di setticemia grave nei bambini e nei giovani adulti, in particolare nei Paesi ad alto reddito.

In Italia, nel corso degli ultimi 7 anni (2007-2013) si sono contati quasi 1000 casi, il 30% dei quali in bambini di età inferiore ai 4 anni.

Numero di casi di meningite da meningococco verificatisi in Italia nel corso degli ultimi 7 anni (2007-2013*)

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Il 30% dei casi di meningite da meningococco si verifica tra i neonati e i bambini sotto i 4 anni

FONTE: Ist. Superiore di Sanità
*I dati relativi al 2013 sono parziali

Il 59% dei casi di meningite da meningococco verificatisi in Italia nel corso degli ultimi 7 anni è di tipo B e nei bambini di età inferiore a 1 anno i casi di meningite di tipo B hanno raggiunto l’80,5%.
Le forme A, C, W 135 e Y, infatti, sono notevolmente diminuite nel corso degli ultimi anni grazie all’utilizzo dei vaccini specifici, e il maggior numero di infezioni, sia nella popolazione generale sia tra i bambini e gli adolescenti, è oggi causato dal meningococco di tipo B.
In particolare, in Italia è di largo uso un vaccino pediatrico contro il meningococco C e sono disponibili due vaccini contro le forme A, C, Y, W 135 per adulti e bambini di età pari o superiore a 1 anni.

Distribuzione delle diverse forme di meningite da meningococco tipizzate verificatesi in Italia nel corso degli ultimi 7 anni (2007-2013*)

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FONTE: Ist. Superiore di Sanità
*I dati relativi al 2013 sono parziali

Da sottolineare, infine, che in Italia, il 6,6% della popolazione è portatore sano del meningococco e in quasi la metà dei casi si tratta del meningococco di tipo B.

Meningite da emofilo di tipo b

Il numero dei casi è limitato e sostanzialmente stabile.
In Italia nel 2011 l’incidenza delle infezioni da emofilo è stata dello 0,7 su 100 mila abitanti, con 43 casi rilevati.
Tali dati sono in accordo con quanto riportato in tutti i Paesi europei in cui è in uso la vaccinazione dell’infanzia con vaccini coniugati contro l’emofilo di tipo b.

Numero di casi di meningite da emofilo verificatisi in Italia nel corso degli ultimi 7 anni (2007-2013*)

Grazie alla diffusione della vaccinazione il numero di casi è limitato e stabile, soprattutto tra i bambini e i giovani
numeri_image_3
Martedì, 30 Ottobre 2018 09:01

Le conseguenze delle meningiti batteriche

Le persone colpite da meningite batterica sono soggette a possibili rischi di complicanze gravi, che possono avere un forte impatto sulla loro vita.
Le principali complicanze sono simili tra le varie forme di meningite, ma la loro gravità dipende generalmente dal batterio coinvolto e possono essere temporanee o permanenti.

                                                    Principali complicanze correlate alla meningite
Perdita dell’udito
Perdita della vista
Disturbi motori (problemi di coordinamento ed equilibrio)
Disturbi dell’apprendimento, problemi di memoria e concentrazione
Disturbi del comportamento

Sono inoltre possibili danni renali e alle ghiandole surrenali, con conseguenti squilibri ormonali.

Inoltre, la malattia costituisce sicuramente un’esperienza traumatica e può avere importanti conseguenze di tipo psicologico, soprattutto nei bambini, che dopo la guarigione possono manifestare:

  • ansia da abbandono nei confronti dei genitori
  • enuresi (fanno la pipì a letto)
  • disturbi del sonno
  • incubi
  • sbalzi di umore, aggressività o irritabilità

Tali sintomi possono risolversi spontaneamente con il passare del tempo, ma in alcuni casi può rendersi necessaria una terapia specifica.

Nel caso in cui il batterio entri nel sangue provoca setticemia. Nei casi più gravi si verifica un grave danno al tessuto e si può rendere necessaria l’amputazione di un’intera parte del corpo, tra cui dita o arti.

                                                            Principali conseguenze della meningite

 

Alcune di queste sequele si possono manifestare anche dopo anni dalla comparsa della malattia.

Meningite da pneumococco

La malattia è particolarmente aggressiva, con un tasso di mortalità pari al 20-30% tra gli adulti. La metà dei pazienti presenta conseguenze dopo la guarigione. 
Tra le principali conseguenze vi sono sordità e gravi danni cerebrali o renali.

Meningite da meningococco

Circa 1 persona su 10 muore a causa della malattia meningococcica e nel 10-20% dei casi la malattia ha decorso fulminante e può portare alla morte in poche ore (24-48 ore dalla comparsa dei sintomi), anche quando si somministra una terapia antibiotica adeguata. 
Tra i pazienti che guariscono, oltre il 20% va incontro a disabilità permanenti, quali cecità, sordità e perdita degli arti
In Italia la forma più frequente di meningite da meningococco è quella di tipo B, mortale nel 9% dei casi e responsabile di complicanze solitamente gravi.

Meningite da emofilo di tipo b

In Italia, tra il 2007 e il 2011 sono stati notificati 256 casi e il tasso di mortalità è stato dell’11,8%.

Fonti
– http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=12&area=Malattie_infettive_e_o_sessualmente_trasmissibili
– http://www.nhs.uk/Conditions/Meningitis/
– http://www.epicentro.iss.it/problemi/meningiti/EpidItalia.asp
– http://www.liberidallameningite.it/
– Anderson V, et al. Cognitive and executive function 12 years after childhood bacterial meningitis: effect of acute neurologic complications and age of onset. J Pediatr Psychol 2004; 29(2): 67-81
– Edmond K, et al. Global and regional risk of disabling sequelae from bacterial meningitis: a systematic review and meta-analysis. Lancet Infect Dis 2010; 10(5): 317-28
– Granoff DM, Gilsdorf JR. Neisseria meningitidis (Meningococcus). In: Kleigman RM, Stanton BF, St. Geme JW, Schor NF, Behrman RE, eds. Nelson Textbook of Pediatrics. 19th ed. Philadelphia, PA: Saunders Elsevier; 2011: 929-35
– Moxon R, et al. The price of prevention: what now for immunisation against meningococcus B? Lancet 2013; 382(9890): 369-70
– Singhi PD, et al. Central nervous system infections. In: Helfaer MA, Nichols DG, eds. Rogers’ Handbook of Pediatric Intensive Care. 4th ed. Philadelphia, PA: Lippincott Williams & Wilkins; 2009: 500-19
– Health technology assessment della vaccinazione contro meningococco B 2013; 2(13). Scaricato da http://www.ijph.it/articolo_hta_scelto.php?id_articolo=1144&id_rivista=90