Meningiti (12)
Ottenere una stima accurata dei casi di meningite virale è complesso. I sintomi, infatti, si manifestano solo in 1 caso su 3.000 persone infettate dai virus responsabili della malattia.
Nei Paesi dove non è ancora diffusa la vaccinazione anti-parotite, il 10-20% dei casi di meningite virale è dovuta proprio al virus della parotite.
In Italia sono stati segnalati 434 casi d meningite virale, come evidenziato da un’analisi epidemiologica condotta in Europa nel 2004.
Fonti
– http://www.cdc.gov/meningitis/viral.html
– http://emedicine.medscape.com/article/1168529-overview
– http://www.meningitis.org/disease-info/types-causes/viral-meningitis
– http://www.drugs.com/cg/viral-meningitis.html
Logan SA1, MacMahon E. Viral meningitis. BMJ. 2008;336(7634):36-40
Donoso Mantke O, et al. Analysis of the surveillance situation for viral encephalitis and meningitis in Europe. Euro Surveill. 2008;13(3)
Le conseguenze neurologiche sono rare. Le complicanze riportate in letteratura, in particolare nei neonati o nei bambini molto piccoli, comprendono:
- epilessia
- idrocefalo
- perdita dell’udito
- debolezza
- paralisi
- paralisi del nervo craniale
- difficoltà di apprendimento
- cecità
- disturbi del comportamento
- ritardo nel linguaggio
Fonti
– http://www.cdc.gov/meningitis/viral.html
– http://emedicine.medscape.com/article/1168529-overview
– http://www.meningitis.org/disease-info/types-causes/viral-meningitis
– http://www.drugs.com/cg/viral-meningitis.html
Logan SA1, MacMahon E. Viral meningitis. BMJ. 2008;336(7634):36-40
Donoso Mantke O, et al. Analysis of the surveillance situation for viral encephalitis and meningitis in Europe.
Euro Surveill. 2008;13(3)
I soggetti con il rischio più elevato di infezioni virali sono i bambini con meno di un mese di vita e le persone con sistema immunitario compromesso, per esempio persone sottoposte a chemioterapia o a trapianto.
- la maggior parte delle meningiti virali si verifica nei bambini con meno di 5 anni d’età
- l’incidenza nel primo anno di vita è 20 volte superiore rispetto ai bambini più grandi o agli adulti.
Fonti
– http://www.cdc.gov/meningitis/viral.html
– http://emedicine.medscape.com/article/1168529-overview
– http://www.meningitis.org/disease-info/types-causes/viral-meningitis
– http://www.drugs.com/cg/viral-meningitis.html
Logan SA1, MacMahon E. Viral meningitis. BMJ. 2008;336(7634):36-40
Donoso Mantke O, et al. Analysis of the surveillance situation for viral encephalitis and meningitis in Europe.
Euro Surveill. 2008;13(3)
- febbre
- stato mentale alterato
- rigidità al collo
- cefalea
- rash cutaneo
- nausea/vomito
- aumentata sensibilità alla luce (fotofobia)
- faringite
- ingrossamento dei linfonodi (linfoadenopatia)
- parotite
- herpes genitale
- manifestazioni cutanee
- irritabilità
- letargia (può essere difficile svegliarli)
- scarso appetito
Solitamente i sintomi si risolvono spontaneamente in 7-10 giorni.
Fonti
– http://www.cdc.gov/meningitis/viral.html
– http://emedicine.medscape.com/article/1168529-overview
– http://www.meningitis.org/disease-info/types-causes/viral-meningitis
– http://www.drugs.com/cg/viral-meningitis.html
Logan SA1, MacMahon E. Viral meningitis. BMJ. 2008;336(7634):36-40
Donoso Mantke O, et al. Analysis of the surveillance situation for viral encephalitis and meningitis in Europe.
Euro Surveill. 2008;13(3)
Le modalità di trasmissione delle meningiti virali
Scritto da FIMP NEWSFonti
– http://www.cdc.gov/meningitis/viral.html
– http://emedicine.medscape.com/article/1168529-overview
– http://www.meningitis.org/disease-info/types-causes/viral-meningitis
– http://www.drugs.com/cg/viral-meningitis.html
Logan SA1, MacMahon E. Viral meningitis. BMJ. 2008;336(7634):36-40
Donoso Mantke O, et al. Analysis of the surveillance situation for viral encephalitis and meningitis in Europe.
Euro Surveill. 2008;13(3)
Le meningiti virali, o meningiti asettiche, sono causate da virus. Nonostante siano solitamente meno gravi rispetto alle meningiti batteriche e si risolvano senza uno specifico trattamento, possono avere esiti gravi in relazione al virus responsabile dell’infezione, all’età e allo stato immunitario della persona che ha contratto l’infezione.
I virus più comunemente correlati all’insorgenza di meningite virale sono:
- enterovirus, che comprendono diverse tipologie di virus tra cui quello della poliomelite e risultano essere la causa principale di meningite virale
- herpes virus, tra cui l’epstein-barr virus, l’herpes simplex e l’herpes zoster della varicella
- virus del morbillo
- virus della parotite
- virus influenzali
- HIV
- arbovirus, trasmessi dalla puntura di zanzare o altri insetti
- virus della coriomeningite linfocitaria, diffuso dai roditori, molto raro nell’uomo
Fonti
– http://www.cdc.gov/meningitis/viral.html
– http://emedicine.medscape.com/article/1168529-overview
– http://www.meningitis.org/disease-info/types-causes/viral-meningitis
– http://www.drugs.com/cg/viral-meningitis.html
Logan SA1, MacMahon E. Viral meningitis. BMJ. 2008;336(7634):36-40
Donoso Mantke O, et al. Analysis of the surveillance situation for viral encephalitis and meningitis in Europe.
Euro Surveill. 2008;13(3)
In Italia i dati più recenti mostrano una diminuzione dei casi tra i bambini di età minore di 5 anni, grazie all’aumento della copertura vaccinale, mentre si nota un incremento dei casi tra la popolazione adulta e di età maggiore di 64 anni.
Numero di casi di meningite da pneumococco verificatisi in Italia nel corso degli ultimi 7 anni (2007-2013*)
Grazie alla diffusione della vaccinazione, il numero di casi tra i bambini e i giovani è notevolmente diminuito negli ultimi anni
FONTE: Ist. Superiore di Sanità
*I dati relativi al 2013 sono parziali
Il meningococco è la principale causa di meningite e di setticemia grave nei bambini e nei giovani adulti, in particolare nei Paesi ad alto reddito.
In Italia, nel corso degli ultimi 7 anni (2007-2013) si sono contati quasi 1000 casi, il 30% dei quali in bambini di età inferiore ai 4 anni.
Numero di casi di meningite da meningococco verificatisi in Italia nel corso degli ultimi 7 anni (2007-2013*)
FONTE: Ist. Superiore di Sanità
*I dati relativi al 2013 sono parziali
Le forme A, C, W 135 e Y, infatti, sono notevolmente diminuite nel corso degli ultimi anni grazie all’utilizzo dei vaccini specifici, e il maggior numero di infezioni, sia nella popolazione generale sia tra i bambini e gli adolescenti, è oggi causato dal meningococco di tipo B.
In particolare, in Italia è di largo uso un vaccino pediatrico contro il meningococco C e sono disponibili due vaccini contro le forme A, C, Y, W 135 per adulti e bambini di età pari o superiore a 1 anni.
Distribuzione delle diverse forme di meningite da meningococco tipizzate verificatesi in Italia nel corso degli ultimi 7 anni (2007-2013*)
FONTE: Ist. Superiore di Sanità
*I dati relativi al 2013 sono parziali
Da sottolineare, infine, che in Italia, il 6,6% della popolazione è portatore sano del meningococco e in quasi la metà dei casi si tratta del meningococco di tipo B.
Il numero dei casi è limitato e sostanzialmente stabile.
In Italia nel 2011 l’incidenza delle infezioni da emofilo è stata dello 0,7 su 100 mila abitanti, con 43 casi rilevati.
Tali dati sono in accordo con quanto riportato in tutti i Paesi europei in cui è in uso la vaccinazione dell’infanzia con vaccini coniugati contro l’emofilo di tipo b.
Numero di casi di meningite da emofilo verificatisi in Italia nel corso degli ultimi 7 anni (2007-2013*)
Le persone colpite da meningite batterica sono soggette a possibili rischi di complicanze gravi, che possono avere un forte impatto sulla loro vita.
Le principali complicanze sono simili tra le varie forme di meningite, ma la loro gravità dipende generalmente dal batterio coinvolto e possono essere temporanee o permanenti.
Principali complicanze correlate alla meningite |
---|
Perdita dell’udito |
Perdita della vista |
Disturbi motori (problemi di coordinamento ed equilibrio) |
Disturbi dell’apprendimento, problemi di memoria e concentrazione |
Disturbi del comportamento |
Sono inoltre possibili danni renali e alle ghiandole surrenali, con conseguenti squilibri ormonali.
Inoltre, la malattia costituisce sicuramente un’esperienza traumatica e può avere importanti conseguenze di tipo psicologico, soprattutto nei bambini, che dopo la guarigione possono manifestare:
- ansia da abbandono nei confronti dei genitori
- enuresi (fanno la pipì a letto)
- disturbi del sonno
- incubi
- sbalzi di umore, aggressività o irritabilità
Tali sintomi possono risolversi spontaneamente con il passare del tempo, ma in alcuni casi può rendersi necessaria una terapia specifica.
Nel caso in cui il batterio entri nel sangue provoca setticemia. Nei casi più gravi si verifica un grave danno al tessuto e si può rendere necessaria l’amputazione di un’intera parte del corpo, tra cui dita o arti.
Principali conseguenze della meningite
Alcune di queste sequele si possono manifestare anche dopo anni dalla comparsa della malattia.
La malattia è particolarmente aggressiva, con un tasso di mortalità pari al 20-30% tra gli adulti. La metà dei pazienti presenta conseguenze dopo la guarigione.
Tra le principali conseguenze vi sono sordità e gravi danni cerebrali o renali.
Circa 1 persona su 10 muore a causa della malattia meningococcica e nel 10-20% dei casi la malattia ha decorso fulminante e può portare alla morte in poche ore (24-48 ore dalla comparsa dei sintomi), anche quando si somministra una terapia antibiotica adeguata.
Tra i pazienti che guariscono, oltre il 20% va incontro a disabilità permanenti, quali cecità, sordità e perdita degli arti.
In Italia la forma più frequente di meningite da meningococco è quella di tipo B, mortale nel 9% dei casi e responsabile di complicanze solitamente gravi.
In Italia, tra il 2007 e il 2011 sono stati notificati 256 casi e il tasso di mortalità è stato dell’11,8%.
Fonti
– http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=12&area=Malattie_infettive_e_o_sessualmente_trasmissibili
– http://www.nhs.uk/Conditions/Meningitis/
– http://www.epicentro.iss.it/problemi/meningiti/EpidItalia.asp
– http://www.liberidallameningite.it/
– Anderson V, et al. Cognitive and executive function 12 years after childhood bacterial meningitis: effect of acute neurologic complications and age of onset. J Pediatr Psychol 2004; 29(2): 67-81
– Edmond K, et al. Global and regional risk of disabling sequelae from bacterial meningitis: a systematic review and meta-analysis. Lancet Infect Dis 2010; 10(5): 317-28
– Granoff DM, Gilsdorf JR. Neisseria meningitidis (Meningococcus). In: Kleigman RM, Stanton BF, St. Geme JW, Schor NF, Behrman RE, eds. Nelson Textbook of Pediatrics. 19th ed. Philadelphia, PA: Saunders Elsevier; 2011: 929-35
– Moxon R, et al. The price of prevention: what now for immunisation against meningococcus B? Lancet 2013; 382(9890): 369-70
– Singhi PD, et al. Central nervous system infections. In: Helfaer MA, Nichols DG, eds. Rogers’ Handbook of Pediatric Intensive Care. 4th ed. Philadelphia, PA: Lippincott Williams & Wilkins; 2009: 500-19
– Health technology assessment della vaccinazione contro meningococco B 2013; 2(13). Scaricato da http://www.ijph.it/articolo_hta_scelto.php?id_articolo=1144&id_rivista=90
Le persone a maggior rischio di contrarre la meningite batterica sono:
- i neonati e i bambini
- gli anziani
- coloro che vivono in comunità
- coloro che hanno il sistema immunitario compromesso (a causa di malattie o farmaci)
- i viaggiatori verso aree dove la meningite è comune (Africa sub-sahariana)
In particolare, sono stati identificati specifici fattori di rischio per le varie forme di meningite.
- età molto avanzata o neonatale
- polmonite
- otite media acuta o cronica
- sinusite acuta
- età neonatale
- vita comunitaria
- viaggi in aree endemiche
- età avanzata
- otite media
- sinusiti
– http://www.ninds.nih.gov/disorders/encephalitis_meningitis/detail_encephalitis_meningitis.htm
– http://www.cdc.gov/meningitis/bacterial.html
– http://www.nhs.uk/Conditions/Meningitis/Pages/Introduction.aspx
– http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=12&area=Malattie_infettive_e_o_sessualmente_trasmissibili
In generale, i sintomi della meningite batterica possono essere scambiati per quelli di altre malattie più o meno gravi e rendono la diagnosi della malattia complessa.
Nel caso delle forme acute fulminanti, i sintomi della meningite possono comparire molto rapidamente (nel giro di alcune ore), mentre in caso di infezioni sub-acute peggiorano progressivamente nel giro di alcuni giorni.
I sintomi principali della meningite sono tre: febbre, mal di testa e rigidità al collo. Quando a questi si associano sonnolenza, torpore o convulsioni, la probabilità di trovarsi davanti a una forma di meningite batterica è molto elevata.
Principali sintomi della meningite negli adulti |
---|
Febbre alta che compare improvvisamente |
Mani e piedi freddi |
Mal di testa |
Rigidità al collo |
Nausea/vomito |
Letargia/sonnolenza |
Aumentata sensibilità alla luce (fotofobia) |
Confusione/irritabilità |
Rash cutaneo |
Convulsioni e tremori |
Dolori muscolari |
Nei neonati e nei bambini piccoli i sintomi classici della meningite (febbre, mal di testa e rigidità al collo) possono essere assenti o difficili da identificare.
Solitamente i bambini piccoli, insieme alla febbre presentano vomito o inappetenza e si mostrano inattivi e irritabili. Inoltre, è possibile osservare un gonfiore sulla testa, in corrispondenza della fontanella (area “membranosa” della testa del bambino in corrispondenza della quale le ossa craniche non si sono ancora saldate) e riflessi alterati.
Tra i segni tipici della meningite nei neonati e nei bambini piccoli vi sono inoltre:
Fonti
– http://www.ninds.nih.gov/disorders/encephalitis_meningitis/detail_encephalitis_meningitis.htm
– http://www.cdc.gov/meningitis/bacterial.html
– http://www.nhs.uk/Conditions/Meningitis/Pages/Introduction.aspx
– http://www.liberidallameningite.it/
– http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=12&area=Malattie_infettive_e_o_sessualmente_trasmissibili
– Thompson MJ, et al. Clinical recognition of meningococcal disease in children and adolescents. Lancet 2006; 367(9508): 397-403
Altro...
Le modalità di trasmissione delle meningiti batteriche
Scritto da FIMP NEWSLa meningite batterica si trasmette attraverso il contatto con la saliva, le secrezioni nasali o le secrezioni respiratorie.
Perché il contagio avvenga è comunque necessario essere a contatto prolungato con la persona infetta o essere stati a contatto diretto con le secrezioni orali del paziente.
In particolare, il contagio può avvenire in seguito a:
- un bacio
- tosse e starnuti
- la condivisione di bicchieri o oggetti personali, quali spazzolino da denti, rossetto o sigarette
Solitamente il periodo di incubazione varia dai 2 ai 10 giorni e la malattia è contagiosa soltanto durante la fase acuta dei sintomi e nei giorni immediatamente precedenti la loro comparsa.
Per le persone che sono state a contatto diretto con un soggetto colpito da meningite da meningococco o emofilo di tipo b è necessaria una terapia antibiotica preventiva, mentre nel caso di contatto con soggetti ammalati di meningite da pneumococco non è necessario alcun antibiotico.
Non sempre la presenza del batterio a livello di naso e gola porta allo sviluppo della meningite; si parla in questo caso di “portatori sani”, che nella maggior parte dei casi non si ammalano, ma che rappresentano una importante fonte di contagio per la popolazione.
Fonti
– http://www.ninds.nih.gov/disorders/encephalitis_meningitis/detail_encephalitis_meningitis.htm
– http://www.cdc.gov/meningitis/bacterial.html
– http://www.nhs.uk/Conditions/Meningitis/Pages/Introduction.aspx
– http://www.liberidallameningite.it/
– http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=12&area=Malattie_infettive_e_o_sessualmente_trasmissibili
Le meningiti batteriche sono causate da un’infezione che solitamente inizia nelle alte vie respiratorie (gola, faringe, laringe e trachea) e raggiunge le meningi attraverso il sangue.
Le meningi possono essere raggiunte dal batterio anche per via diretta, in seguito a un incidente traumatico o a un’operazione chirurgica, oppure in seguito all’infezione di una regione anatomica vicina alle meningi, come l’orecchio.
Quando i batteri dalle meningi invadono il circolo sanguigno e si diffondono in tutto l’organismo si sviluppa la setticemia (grave infezione dovuta al passaggio del batterio nel sangue), che può evolvere in shock settico, con conseguente rischio per la vita.
A seconda del batterio responsabile dell’infezione, la meningite assume caratteristiche diverse.
Lo pneumococco è presente nel 5-10% dei soggetti adulti sani e nel 20-40% dei bambini sani, solitamente a livello di naso e gola.
La meningite da pneumococco è particolarmente aggressiva, con un tasso di mortalità pari al 20-30% tra gli adulti. Solo la metà dei pazienti guarisce completamente, senza riportare conseguenze. Le persone che hanno avuto la meningite da pneumococco, infatti, possono soffrire di sordità, di gravi danni cerebrali o renali.
Oggi sono disponibili due vaccini in grado di proteggere contro alcuni dei principali ceppi di pneumococco.
Il batterio è presente nel naso e nella gola del 8-25% della popolazione sana, con percentuali più elevate tra i giovani adulti, senza causare alcun sintomo.
Il batterio può infettare anche il sangue, causando la setticemia da meningococco. Nel caso in cui l’infezione colpisca sia le meningi sia il sangue, si parla di malattia meningococcica.
Circa 1 persona su 10 muore a causa della malattia meningococcica e nel 10-20% dei casi la malattia ha decorso fulminante e può portare alla morte in poche ore (24-48 ore dalla comparsa dei sintomi), anche quando si somministra una terapia antibiotica adeguata.
Tra i pazienti che guariscono, oltre il 20% va incontro a disabilità permanenti, quali cecità, sordità e perdita degli arti.
Sono ad alto rischio in particolare i bambini di età inferiore a 1 anno, le persone con sistema immunitario indebolito, i viaggiatori in Paesi dove la malattia è endemica e le persone che vivono in comunità (militari, studenti residenti in college, ecc.).
Esistono diversi tipi di meningococco (chiamati sierogruppi), ma solo 5 causano meningite (A, B, C, W 135 e Y). I sierogruppi B e C sono responsabili della maggioranza dei casi in Europa e America e il sierogruppo B è, attualmente, la causa più importante di meningite batterica infantile e di setticemia in Europa.
Finora erano disponibili vaccini diretti contro i sierogruppi A, C, Y e W 135 e solo dalla fine del 2013 in Italia è disponibile il nuovo vaccino in grado di prevenire la meningite da meningococco di tipo B.]
– http://www.cdc.gov/meningitis/bacterial.html
– http://www.nhs.uk/Conditions/Meningitis/Pages/Introduction.aspx
– http://www.meningitis.org/
– http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=12&area=Malattie_infettive_e_o_sessualmente_trasmissibili
– http://microbewiki.kenyon.edu/index.php/Streptococcus_pneumoniae:_Meningitis
– http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/ency/article/000612.htm
– http://www.epicentro.iss.it/problemi/meningiti/meningite.asp
– http://emedicine.medscape.com/article/232915-overview
– Azzari C, et al. Distribution of invasive meningococcal B disease in Italian pediatric population: implications for vaccination timing. Vaccine 2014; 32(10): 1187-91
– Caesar NM, et al. Neisseria meningitidis serogroup B vaccine development. Microb Pathog 2013; 57: 33-40
– Health technology assessment della vaccinazione contro meningococco B 2013; 2(13). Scaricato da http://www.ijph.it/articolo_hta_scelto.php?id_articolo=1144&id_rivista=90
– Kastenbauer S, et al. Pneumococcal meningitis in adults: spectrum of complications and prognostic factors in a series of 87 cases. Brain 2003; 126(Pt 5): 1015-25
– McIntyre PB, et al. Effect of vaccines on bacterial meningitis worldwide. Lancet 2012; 380(9854): 1703-11
– Strelow VL, et al. Invasive meningococcal disease. Arq Neuropsiquiatr 2013; 71(9B): 653-8
– Rosenstein NE, et al. Meningococcal disease. N Engl J Med 2001; 344(18): 1378-88