Roma, 19 febbraio 2019 – Negli ultimi anni sono aumentate le “reazioni avverse al cibo”. Tra queste ci sono le intolleranze alimentari, ovvero l’incapacità di metabolizzare alcune sostanze presenti nel cibo. Una delle più frequenti è quella al lattosio, generalmente ereditaria e molto diffusa anche in Italia. Circa il 40% dei nostri connazionali è predisposto a questo tipo di disturbo. Il lattosio è lo zucchero contenuto nel latte: per essere digerito deve essere smembrato nelle due parti che lo compongono: glucosio e galattosio. Se l’organismo non riesce a produrre abbastanza enzima lattasi, il lattosio non può essere metabolizzato e quindi assorbito. I principali sintomi sono dolori addominali, meteorismo, diarrea. Non sempre è necessario eliminare completamente gli alimenti che lo contengono, si può trovare una quantità tollerabile e cercare di non sgarrare. In caso di intolleranza è sempre necessario tenere d’occhio le etichette dei prodotti alimentari. Alcuni formaggi (per esempio il parmigiano o l’emmental) contengono pochissimo lattosio. Esistono infine anche dei prodotti vegetali alternativi al latte che possono essere consumati da chi ha problemi di intolleranza.