Mercoledì, 14 Novembre 2018 16:53

Fumo: anche i disturbi alimentari tra le cause del vizio

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Roma, 14 novembre 2018 – Tra i motivi per cui si fuma potrebbero esserci anche i disturbi alimentari. Le persone prendono questo vizio per diverse ragioni e quello per cui continuano è l’instaurarsi di una vera e propria dipendenza e il ‘piacere’ che ne deriva. La nicotina, infatti, si lega a particolari recettori che stimolano una zona del cervello a livello dell’area del tegmento ventrale da cui viene provocato il rilascio di dopamina e altri neurotrasmettitori a livello del nucleo accumbens. Queste stimolazioni producono piacere, eccitazione e modulazione dell’umore. In breve tempo, i recettori dell’acetilcolina vengono saturati dalla nicotina, questo provoca il bisogno di fumare di nuovo e instaura il fenomeno della tolleranza acuta. “Una quota di fumatori, spesso donne, inizia a fumare anche per l’effetto anoressante della nicotina” spiega Vincenzo Zagà, Presidente della SITAB- Società Italiana di Tabaccologia a Congresso a Firenze. “Il fumo di sigaretta ha infatti un blando effetto di soppressione dell’appetito che viene ricercato come strumento di controllo del peso, salvo poi trasformarsi nella dipendenza che conosciamo. La diminuzione dell’appetito è l’effetto combinato di meccanismi fisiologici e psicologici e in questi soggetti, prevalentemente donne, la resistenza alla proposta di cessazione è dettata dal timore di aumentare di peso. In una ricerca le donne che usano il fumo come strumento di controllo dell’introduzione di cibo hanno maggiori probabilità di mostrare i sintomi di un disturbo alimentare”. Come conferma Antonella Manfredi, Direttore Area Dipendenze ASL Toscana Centro, “nell’aiutare una persone affetta da disturbo della condotta alimentare a smettere di fumare bisogna porre molta attenzione al tipo di disturbo di cui soffre. Il ‘Binge Eating’, il comportamento caratterizzato da abbuffate incontrollate di cibo, è più spesso associato al fumo di sigaretta rispetto all’anoressia nervosa di tipo restrittivo. Inoltre soffrire di un disturbo dell’alimentazione sconvolge la vita di una persona e ne limita le sue capacità relazionali, lavorative e sociali”.

Letto 532 volte Ultima modifica il Lunedì, 26 Novembre 2018 15:53

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