Giovedì, 12 Dicembre 2019 11:44

RECENSIONE DEL MESE

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 A cura di Fabrizio Fusco, pediatra di famiglia, Valdagno (Vi)

 

Omeopatia.

Bugie, leggende e verità

Roberto Burioni

Rizzoli, 2019. 200 pagine. 18 euro

Medici autorevoli sostengono che l’omeopatia non ha alcuna efficacia: eppure ci sono altri medici che prescrivono e farmacisti che vendono cure omeopatiche. In questo libro Roberto Burioni passa in rassegna, con uno stile spumeggiante, ironico e comunque sempre piacevole da leggere, bugie, leggende e verità di un metodo di cura seguito da milioni di italiani e non solo.

Racconta di quale fosse la medicina alla fine del ‘700, ai tempi in cui Samuel Hahnemann ebbe l’intuizione che il simile cura il simile, ma solo se estremamente diluito (altrimenti il paziente moriva…), ed “inventò” l’omeopatia. A quei tempi, i pazienti ricchi che avevano accesso alle costosissime cure mediche, avevano una mortalità maggiore rispetto ai poveri che non si curavano. Il salasso era in pratica l’unica terapia a cui potessero ricorrere i medici di allora, terapia non priva di gravi effetti collaterali: Burioni porta l’esempio della morte di George Washington, primo presidente degli Sati Uniti, sopravvissuto a vaiolo, tubercolosi e malaria, per non dire delle guerre che aveva combattuto, ma non ad una serie di salassi (si stima per almeno 2 litri di sangue in poche ore) praticati per un banale raffreddore o poco più.

Dunque, c’era bisogno di medici che non facessero niente e Hahnemann, con l’omeopatia, propose il “niente”. Non lo si sapeva 200 anni fa, ai tempi in cui anche le conoscenze mediche erano scarse o nulle, ma oggi sì: l’estrema diluizione dei prodotti omeopatici, ce lo dice la chimica, fa sì che nel prodotto non ci sia più nulla se non acqua e zucchero. E sempre la chimica ci conferma che per assumere una sola molecola di cianuro diluita 30CH dovremmo bere un quantitativo pari a 100 volte la massa della terra. O se vogliamo dirla in un altro modo, “se facciamo pipì nell’Oceano Atlantico, la sua diluizione sarà 10CH, immensamente più concentrata rispetto alle diluizioni utilizzate nei preparati omeopatici”. Ma nel libro si parla di molto altro, delle prodigiose proprietà del muro di Berlino o della muraglia cinese, naturalmente fortemente diluiti, di effetto placebo e di sperimentazioni in doppio cieco. Un sottile fil rouge unisce gli ultimi tre libri di Burioni: da “la Congiura dei somari” a “Balle mortali” a “Omeopatia: bugie, leggende e verità”. E’ quello dell’eterna lotta in medicina ( e non solo…) tra scienza e pseudoscienza , tra metodo scientifico e magia, ciarlatani, pensiero magico.

A questo proposito, Burioni, che si è fatto conoscere tramite facebook, un anno fa ha aperto il sito web Medicalfacts.it, dedicato alla divulgazione della verità scientifica in ambito medico e nato dalla constatazione che “i social media non bastano più“: “quella che sui social era ormai diventata una polarizzazione tra chi crede nella scienza e chi crede nel “sentire comune”, ha ora bisogno di trovare struttura solida per dare solidità alle verità. Una serie di domande per una serie di risposte, quindi: Vaccinarsi contro l’influenza serve? Nei vaccini c’è il mercurio? Cos’è l’omeopatia? Dietro ognuno di questi temi ci sono spesso risposte relativamente complesse e la complessità non è esattamente il campo dei social network (dove trionfa invece l’emotività, l’istinto, il luogo comune)”.

Per concludere il Burionipensiero, che non possiamo non condividere, far ricorso all’omeopatia è un peccato veniale, rispetto a non far vaccinare i propri figli, sempre che l’uso dei prodotti omeopatici non escluda, quando necessaria, la terapia tradizionale (e il caso recente del bambino morto di otite perché curato solo con l’omeopatia) lo abbiamo tutti presente. Ognuno è libero di curarsi ANCHE con prodotti molto costosi e che contengono il niente, ma non è accettabile che i farmaci omeopatici siano detraibili fiscalmente come gli altri e che “pesino” sull’esangue bilancio del Servizio sanitario o che ancora l’Università di Modena organizzi Masters di omeopatia.

Nell’ultimo capitolo Burioni si fa una domanda e cioè se comunque gli omeopati non abbiano qualcosa da insegnare a noi medici “tradizionali. Non vi anticipo la risposta.

Letto 389 volte Ultima modifica il Mercoledì, 18 Dicembre 2019 09:09

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