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Sabato, 11 Febbraio 2017 16:50

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ACN Pediatria 

Atto di Indirizzo sull’ Organizzazione delle Cure Primarie Pediatriche (AFT, UCCP)

La legge 189/2012, con le modifiche apportate alla legge 502/92 art.8, ha creato la necessità di rivedere e riorganizzare i modelli assistenziali territoriali del Servizio Sanitario Nazionale affidati ai Pediatri convenzionati, delineando un sistema che si basa sull’associazionismo diffuso, il coordinamento funzionale, la clinical governance, l’integrazione tra professionisti, l’utilizzo di strumenti informatici, in un contesto di rapporto fiduciario che deve mantenere la capillarità di assistenza necessaria alle caratteristiche oro-geografiche del paese.

Sorge quindi la necessità di rendere coerente il modello assistenziale della Pediatria di Famiglia alle nuove indicazioni che derivano dai vari riferimenti legislativi, pur mantenendo l’attuale livello specialistico e di qualità fino ad oggi raggiunto. Per far questo è opportuno fare alcune premesse. L’assistenza sanitaria dell’età pediatrica, consolidata da oltre 30 anni di attività, si sviluppa attraverso la prevenzione ed educazione alla salute, l’assistenza al bambino con cronicità e la gestione della patologia acuta:

Per la prevenzione, la Pediatria di Famiglia ha già da tempo modificato la medicina di attesa, finalizzata ad una semplice risposta assistenziale, nella Pediatria di Iniziativa, in particolare attraverso il Progetto Salute Infanzia implementato dalle varie Regioni secondo le esigenze locali (monitoraggio dello sviluppo sensoriale, auxologico e psico-motorio; identificazione precoce delle malattie e disabilità anche relazionali; promozione delle vaccinazioni; interventi di educazione sociale, sanitaria e promozione di corretti stili di vita).

  • Per l’assistenza al cronico la Pediatria di Famiglia ha avviato percorsi diagnostico-terapeutici utilizzando il “self-help” diagnostico e percorsi integrati con i servizi specialistici territoriali di area pediatrica, secondo modelli originali che hanno soddisfatto le esigenze del Servizio Sanitario e dell’utenza.
  • Per la gestione della patologia acuta la Pediatria di Famiglia ha avviato, con progetti consolidati ed elaborati efficacemente in tutte le Regioni, le forme associative (circa il 70%), la contattabilità telefonica e la possibilità di eseguire esami diagnostici nel proprio ambulatorio in grado di dare una risposta certa in tempi rapidi e risolvere negli studi del PdF la quasi totalità dei problemi clinici che ne generano gli accessi.

Nell’ambito di una riforma strutturale e organizzativa dell’assistenza territoriale le modifiche legislative introducono le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP), senza alcuna distinzione tra assistenza in età pediatrica e in età adulta, che invece hanno diverse specificità di cura. Le differenze sono dovute alle problematiche e alle esigenze che in età adulta si manifestano prevalentemente con la cronicità, mentre in età pediatrica sono riferite principalmente ad attività di tipo preventivo. Di conseguenza, i modelli organizzativi territoriali non possono avere per la Pediatria la stessa impostazione che per la Medicina Generale e vanno declinati secondo le specifiche esigenze dei pazienti in età pediatrica e delle loro famiglie.

AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale)

La AFT è una “forma organizzativa monoprofessionale” costituita da Pediatri di Famiglia non sostitutiva degli attuali modelli di aggregazione tipo gruppo/associazione. Infatti non prevede modifiche strutturali delle modalità organizzative ed erogative del lavoro degli aderenti, ma agisce ad un livello superiore di aggregazione attraverso la “condivisione di obiettivi e percorsi assistenziali, strumenti di valutazione della qualità assistenziale, linee guida e audit e strumenti analoghi” (Legge 189/12). Con l’istituzione delle AFT su tutto il territorio nazionale si modificano e si implementano in modo sostanziale alcuni aspetti fondamentali del sistema delle Cure Primarie pediatriche: la clinical governance, il coordinamento del sistema, la rete informatica, l’associazionismo diffuso come superamento del modello di lavoro individuale ed autoreferenziale.

I criteri generali di composizione delle AFT sono definiti dagli AIR. La definizione dell’estensione e la composizione in base alle specificità oro-geografiche e demografiche del territorio è condivisa a livello aziendale, prevedendo di norma il riferimento all’ambito territoriale. Faranno parte delle AFT tutti i Pediatri di Famiglia inseriti nel territorio individuato.

I Pediatri della AFT nominano al loro interno un Pediatra di Famiglia che svolge funzioni di coordinamento, senza poteri negoziali nei confronti dell’Azienda, che rimangono di esclusiva competenza delle OO.SS..

Caratteristiche della AFT 

  • Sviluppo della clinical governance
  • Affermazione dell’associazionismo funzionale al raggiungimento di obiettivi
  • Costituzione di rete informatica
  • Sviluppo dell’integrazione professionale tra Pediatri di Famiglia
  • Perseguire standard assistenziali/professionali omogenei tra Pediatri di Famiglia
  • Attuare una formazione continua
  • Individuare necessità assistenziali specifiche di un territorio
  • Verificare il raggiungimento di obiettivi concordati
  • Sviluppare e controllare percorsi diagnostico-terapeutici condivisi 

Attività da implementare nelle AFT 

Gli Accordi decentrati possono sviluppare all’interno delle AFT progettualità condivise, con particolare riferimento a:

  • Valutazione dei bisogni della popolazione assistita in modo da programmare progettualità assistenziali aderenti alle esigenze del territorio
  • Monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi sui vari progetti assistenziali (Progetto Salute Infanzia, screening, sanità di iniziativa, attività territoriali programmate, educazione sanitaria, etc …)
  • Monitoraggio di percorsi assistenziali concordati per le patologie acute e croniche
  • Valutazione di programmi di vaccinazione
  • Monitoraggio e promozione delle azioni di Self-Help previste da Accordi Regionali/Aziendali per il contenimento delle liste di attesa e per supportare la gestione dei pazienti con patologia cronica ed acuta
  • Partecipazione a iniziative di ricerca (es.: studi epidemiologici tramite estrazione di dati dalle cartelle informatizzate)
  • Partecipazione a iniziative di formazione per la valutazione dei percorsi di cura, validazione degli indicatori e degli strumenti di valutazione
  • Progetti di standardizzazione delle informazioni (nomenclatore) e trasferibilità dei dati 

UCCP (Unità Complesse di Cure Primarie)

La UCCP dell’area pediatrica (UCCP-p) rappresenta una struttura specialistica che eroga prestazioni assistenziali, in sede unica o con sede di riferimento, tramite il coordinamento e l'integrazione dei Pediatri di Famiglia, tra loro e con altri professionisti di area pediatrica (specialisti di ambito pediatrico, personale infermieristico ed amministrativo, assistente sociale). Rappresenta una evoluzione della strutturazione associativa e va ad identificarsi nell’ambito dell’organizzazione distrettuale come un centro specialistico di riferimento, che eroga prestazioni assistenziali complesse, utili a dare risposta alla maggior parte delle problematiche assistenziali del bambino e dell’adolescente, limitando la necessità di ricorso a cure di secondo livello. In questo contesto è possibile lo sviluppo di expertise da parte dei Pediatri su particolari ambiti professionali dell’assistenza pediatrica (allergologia, diagnostica per immagini, screening, ecc.) e della prevenzione.

All’interno della UCCP-p si realizza la presa in carico globale del paziente pediatrico garantendo la continuità dell’assistenza nelle ore diurne (8-20) e sviluppando l’integrazione funzionale con gli altri professionisti del territorio e dell’ospedale.

Le modalità di costituzione delle UCCP-p sono definite dagli Accordi Regionali in base alle risorse disponibili, anche prevedendo un finanziamento a budget a livello aziendale o distrettuale. Di norma e salvo diversi accordi, le UCCP-p erogano l’assistenza attraverso l’utilizzo dei seguenti strumenti professionali:

  • Rete informatica trasversale per la condivisione delle cartelle cliniche
  • Raccordo con il sistema informatizzato aziendale per l’invio dei referti e dimissioni ospedaliere
  • Personale di studio infermieristico pediatrico ed amministrativo
  • Dotazioni di self-help diagnostico ambulatoriale
  • Corsie preferenziali per l’accesso alla diagnostica di laboratorio e di immagini per le patologie acute
  • Modelli di comunicazione diretta ospedale-territorio
  • Percorsi condivisi di prioritarizzazione per le consulenze specialistiche
  • Percorsi diagnostico-terapeutici per patologa cronica condivisi
  • Percorsi di de-ospedalizzazione
  • Calendario vaccinale
Letto 10029 volte Ultima modifica il Lunedì, 16 Marzo 2020 12:30

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